È davvero possibile perdere quasi 7 Kg in due mesi in modo sano e naturale, senza troppi sacrifici?

« La mamma di Matteo è una Ciccia Bomba … la mamma di Matteo è una Ciccia Bomba »

Un gruppo di bambini correva in cerchio urlando a squarciagola questa canzonetta, e puntando il dito verso un bambino.

Chi era la mamma di Matteo, la cosiddetta “Ciccia Bomba”?

Io.

Qualche mese prima mio marito mi aveva lasciata per una giovane segretaria ammiccante, dopo ben 13 anni di matrimonio.

Ci mancava solo una situazione così imbarazzante e umiliante come questa, a fare da ciliegina sulla torta di un periodo nero.

Ricordo quel giorno come fosse ieri.

Ero lì in piedi, a testa bassa e immobile, con gli occhi di tutti i genitori addosso e questa terribile canzonetta che andava avanti senza sosta.

Anche loro shockati dalla situazione e in completo silenzio, mi lanciavano sguardi pieni di compassione.

Solo i bambini continuavano imperterriti come se nulla fosse.

È stato il padre di una bambina, fortemente imbarazzato, a fare la prima mossa e sgridare sua figlia.

Poi l’hanno seguito a ruota anche tutti gli altri genitori… 

Ma i bambini urlarono ancora più forte per un bel pezzo, prima di essere zittiti del tutto.

Ho aspettato inerme che tutto finisse, per quello che è sembrato un tempo interminabile.

E poi ho cercato di tenere duro fino alla fine della festa, per non darmi per vinta e dimostrare di essere forte.

Non ce l’ho fatta.

Con le lacrime agli occhi sono scattata ad agguantare mio figlio.

L’ho trascinato per un braccio verso la macchina, con lui che impuntava i piedi e gridava a squarciagola: 

“Non voglio andare via!”.

Questo, tra il silenzio generale e gli occhi puntati di tutti i presenti.

Mentre guidavo verso casa sono stata assalita da un turbine di ricordi spiacevoli che pensavo di aver dimenticato.

Ricordi di tutte quelle volte che a scuola venivo presa in giro per il mio sovrappeso, e ne soffriva tanto.

Non volevo che succedesse di nuovo, né tantomeno che mio figlio ci andasse di mezzo in qualche modo.

Non è giusto!

Abbiamo fatto tutto il ritorno in silenzio con lui che singhiozzava, e prima di scendere mi ha sussurrato con lo sguardo triste e la voce innocente:

« Mamma ma perché i miei amici ti chiamano Ciccia Bomba? »

Boom.

Ho trovato la forza di dire la verità?

Di dire che ero in sovrappeso perché amo mangiare le cose buone, e non avevo né tempo né voglia di fare palestra o chissà quali diete?

Non sono mai stata un fuscello.

Ma anni di pasta, dolci, gelati e altre bontà senza fare esercizio fisico, dopo ben due gravidanze difficili tra l’altro…

Avevano visibilmente trasformato il mio corpo, facendomi accumulare parecchio grasso in eccesso su pancia e gambe.

Non ho trovato la forza di dargli una risposta in quel momento, ma ho preso una decisione solenne:

“Non mi sentirò mai più così male in vita mia, costi quel che costi!”